Magazine Alternativa A Numero 3
Anno 2024
Settembre, andiamo...
26 Settembre 2024

Settembre, andiamo. È tempo di migrare”. Beh, no… questo verso c’entra come un’acciuga nel tiramisù con quello che ci siamo proposti di affrontare in questo numero di “Alternativa”, una questione che poco o niente ha a che fare con migrazioni e transumanze. Però, è un verso intrigante e allora teniamolo buono ma accomodiamolo così: settembre (e fin qui casca a fagiolo), andiamo. È tempo di aggiungere un nuovo scenario alle nostre storie.

Nei dieci numeri precedenti di questa nuova rivista abbiamo preso in considerazione ambienti, scenari e contesti: parlato di morfologia del territorio, di demografia del VCO, di politiche territoriali, di sanità, di cooperazione sussidiaria e terzo settore, di giovani, di anziani e quant’altro, ma di un’altra importante dimensione della nostra esistenza non abbiamo ancora detto nulla: della dimensione temporale, dello scenario storico in cui le nostre esistenze, consapevolmente o meno, si inseriscono. E, più in particolare, della dimensione storica che più ci tocca, che più ci è vicina, che più ci appartiene come memoria, la storia delle nostre comunità, dei nostri territori. Perché è importante? Quale rilevanza ha per la nostra esistenza, per il nostro vivere insieme? È ora di porre rimedio provando a rispondere a queste domande.

Ancora una volta alcuni amici, a vario titolo attivi in questo ambito, hanno accettato di darci una mano a mettere a fuoco aspetti salienti. Se ne parla, in apertura, nella prima sezione che si occupa di grandi scenari e contesti della nostra realtà socio-territoriale, perché la dimensione storica è uno dei fondamentali scenari della nostra vita, con due articoli: un’introduzione generale alla tematica e la presentazione della realtà istituzionale che in questa provincia si occupa attivamente di tutela della memoria e di ricerca storica, la Casa della Resistenza di Fondotoce.

Come ormai consueto, il Forum costituisce un po’ il fulcro del tema principale di ogni numero. Cinque esperti conoscitori di storia locale, di diversa esperienza e provenienza hanno animato un interessante confronto che ha enucleato importanti elementi costitutivi della tematica.

Seguono poi nelle sezioni “Contributi” e “Progetti” cinque esperienze, tra loro diverse, di memoria e ricerca storica di un importante istituto scolastico, di una originale comunità abitativa e di un grande insediamento industriale e due casi di ricerca storica in ambito familiare. E, ancora, una buona pratica di casa nostra in cui memoria e storia locale sono state il filo conduttore di un progetto che ha coinvolto una pluralità di soggetti, tra cui alunni di classi di scuola elementare. L’impatto che il tema della storia locale può avere nella didattica scolastica, questa volta della scuola secondaria superiore, è poi ripresa nel racconto a più mani di una esemplare esperienza di ricerca nella rubrica “Dalla scuola”. A coronamento dello spazio dedicato allo scenario storico, un interessante confronto, che è anche un accorato ricordo, di tre maestri della ricerca storica dei nostri territori. Ma non di sola storia locale si pasce questo numero. in un articolo si racconta di un pessimo esempio di turismo burocratico, in un altro di uno dei primi casi italiani di obiezione di coscienza al servizio militare, in un altro ancora di osteopatia a sostegno dei prematuri e dei bimbi disabili. Poi, un viaggio nelle Terre di Mezzo con il progetto Comuniterrae, un ricordo della migrazione albanese di trent’anni fa, uno sguardo a Finero in tema di Resistenza e un’intervista all’ideatrice di Tones on the stones. E, infine, per quelli che non si accontentano mai, una manciata di rubriche.

1. Se le reminiscenze scolastiche non aiutano, questo è l’incipit di “I pastori”, di Gabriele D’Annunzio, presente nella raccolta Alcyone.

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