Dal 2004, con la convenzione che lega il Cobianchi al Comune di Trarego e all’Associazione Casa della Resistenza, gli studenti si alternano nel presenziare alla cerimonia dei Martiri di Trarego.
Per rendere la ricorrenza del 25 febbraio non solo un momento di commemorazione, ma un’occasione di riflessione, le classi che vi partecipano hanno cercato di rielaborare, ciascuna con i propri mezzi e sensibilità, degli approfondimenti utili per i compagni e per lasciare un segno di continuità.
Vedremo insieme alcuni esempi come proposta stimolo per ulteriori lavori di ricerca e approfondimento.
Nell’ a.s. 2014-15, per la ricorrenza del 70° anniversario dall’Eccidio, la 5^ A Linguistico ha pensato di proporre un reading teatrale dal titolo Antigone a Trarego.
La proposta nasceva dall’idea di offrire una nuova prospettiva della vicenda con questa giustificazione “Poiché siamo una classe interamente femminile, ci è sembrato fin dall’inizio importante sottolineare il ruolo delle donne sia nella Resistenza in generale, sia in relazione alla trasmissione della memoria dell’eccidio. Le donne, infatti, ebbero diversi compiti tutti importantissimi e non sempre giustamente riconosciuti […].
Per quanto riguarda l’eccidio di Trarego ci ha colpito il fatto che le vittime sono tutti uomini (partigiani e civili), ma la memoria, quella che è arrivata a noi attraverso le testimonianze, è quasi essenzialmente femminile. Sono le madri, le sorelle, le figlie e persino le suore dell’asilo, che ci hanno lasciato le parole più intense, le testimonianze più toccanti di quanto accaduto ai loro cari e a loro stesse dopo la strage. A loro è toccato il compito di riconoscere, ricomporre i corpi straziati e di celebrare i funerali, sfidando il divieto emanato dai fascisti.
Come Antigone nel mito greco, a loro è toccato il compito di elaborare il lutto negli anni successivi, lasciate spesso sole da istituzioni assenti e di tramandare in ogni occasione, vincendo il dolore e la pena, il ricordo di quanto accaduto. Siccome la maggior parte di queste donne straordinarie non sono più con noi, abbiamo voluto prendere le loro parole e farle nostre”1.
Le ragazze hanno quindi rielaborato in prima persona le testimonianze dell’Eccidio e le hanno fatte dialogare con una voce narrante e con un coro.
La presentazione è stata proposta a Trarego, nella sala multimediale, e nell’Auditorium del Cobianchi davanti alle classi del triennio.
Le ragazze erano visibilmente emozionate e hanno reso una testimonianza vivida e partecipata.
Cambiamo scenario: è l’anno scolastico 2015/16 e la 5^Elettrotecnica viene individuata come classe che presenzierà alla cerimonia del 25 febbraio.
I ragazzi sono in fermento: come potremmo documentare la vicenda in modo personale, secondo le nostre competenze? Si parla di droni e registrazioni con la webcam, ma un sopralluogo dell’area di Promè toglie le speranze: è un fitto bosco, bisogna escogitare qualcos’altro.
Daniele ha l’idea di un video secondo una modalità che in quegli anni piaceva molto: un video accelerato, una mano disegna su una lavagna e una voce narrante spiega i diversi passaggi della vicenda. La proposta piace. Nella classe ci sono due ragazzi molto bravi a disegnare e un fotografo valente che ha proposto alcuni scorci di Trarego da cui partire.
I ragazzi si dividono i compiti: un gruppo seguirà la narrazione e sceglierà tra le fonti, lette e usate in classe, i passaggi più significativi; un altro si occuperà del disegno; un gruppo si impegnerà nelle riprese e nel montaggio con la musica, ma chi leggerà? Dopo un faticoso casting per la registrazione della voce, sarà Andrea a fare da filo conduttore.
Dopo poco più di due settimane il video è pronto: dura circa 6 minuti e si intitola Trarego: 25 febbraio, per non dimenticare2.
I ragazzi partecipano alla cerimonia sotto un leggero nevischio soddisfatti di aver lasciato un loro contributo che verrà presentato alle altre classi quinte.
Arriviamo al 2016/17 ed è il turno della 5^ Elettronica. Anche in questo caso dopo letture, visione di filmati e documentari nasce la domanda, cosa potremmo aggiungere a quanto è già stato detto e fatto? Che cosa può rinnovare la memoria di quei fatti per lasciare un segno? Si pensa ad una mostra, ma non con semplici cartelloni e un percorso di visita, per esperienza (sic) sono poco attrattivi, bisogna calarsi nel febbraio del 1945, propone Kabir.
Anche in questo caso dal confronto tra studenti nasce l’idea che coinvolge quasi tutti perché è chiaro: tutti faranno qualcosa, ognuno darà il proprio contributo.
E’ deciso: si lavorerà alla realizzazione di una mostra sensoriale. Una mostra che inizia con un percorso al buio in cui sono i sensi ad attivarsi: l’olfatto che percepisce l’odore del bosco, l’udito che avverte i suoni, naturali e non, e poi le immagini a flash come lampi che fanno presagire la situazione drammatica dell’Eccidio. Infine il ritorno alla luce e la visione di pannelli che consolidano la conoscenza degli avvenimenti con le crude immagini delle vittime.
Per la realizzazione della mostra serve la collaborazione dell’Ufficio tecnico che, nella persona del prof. Marco Ardizio, consente di attrezzare uno spazio davanti all’Auditorium della scuola e di oscurarlo completamente: i ragazzi portano sacchi di foglie secche e ricci dal bosco per creare gli odori e la base del terreno, poi con PC e casse (sono Elettronici!) scelgono e riproducono gli effetti sonori e luminosi. Il risultato è molto efficace.
Un altro gruppo elabora cartelloni con immagini e brevi storie delle vittime.
Sempre per rendere partecipi i visitatori si decide di preparare dei badge con il nome dei giovani della Volante Cucciolo e consegnarle all’inizio del percorso, in modo che alla fine della visita si possa ritrovare e conoscere la storia di chi si è impersonato.
La mostra dovrebbe rimanere attiva per un paio di mattine, ma il passaparola coinvolge una trentina di classi e i ragazzi sono impegnati per 5 giornate piene. Grande soddisfazione.
Arriviamo ai difficili anni del post Covid.
C’è il desiderio di riprendere i ritmi e la normalità e riproporre quelle attività corali che per tanto tempo ci sono state precluse. Anche i progetti e le uscite.
La 5^Elettronica del 2022/23 è pronta.
I ragazzi hanno letto nell’estate La volpe di Nino Chiovini e visto documentari e contributi. Ma sono in pochi, solo in 10. Si decide di realizzare un video che, oltre a raccontare la storia dei Martiri di Trarego, dia anche una testimonianza delle commemorazioni che si celebrano nell’area di Promè.
Stefano si impegna nelle foto e Cristian nel montaggio, gli altri curano i testi.
Partecipiamo alla manifestazione e anche in quest’occasione il tempo è un po’ instabile, ma i ragazzi fanno la loro parte: portano le insegne per il sentiero e lasciano una piccola pianta fiorita davanti alle croci delle vittime, infine confermano l’impegno della scuola a mantenere la memoria.
In aula, nei giorni successivi, si realizza un video di un paio minuti ricco di immagini per lasciare alla scuola un altro tassello della sua storia3.
L’esperienza più recente
Ed eccoci al 2023/24, le classi coinvolte sono due: la 5^A e la 5^B del Liceo Economico Sociale.
Una trentina di ragazzi coordinati da Syria, la regista, che ha le idee molto chiare: vogliono realizzare un docufilm che alterni la presenza di testimonianze con passaggi recitati da figuranti, il tutto in bianco e nero. Non è una narrazione, ma una rielaborazione simbolica degli eventi.
Grazie a Rebecca e Oriana che raccolgono con le compagne le testimonianze della cognata di Carluccio Castiglioni, uno dei superstiti della Volante, e di Maria Galiani, la figlia della decima vittima dell’Eccidio, il video assume anche il valore di documento4.
Il filmato viene presentato in Auditorium a marzo con la presenza di Arialdo Catenazzi, partigiano testimone sempre disponibile a collaborare con i ragazzi; una delegazione dell’ANPI locale e alcuni rappresentanti del coro Volante Cucciolo.
Quest’anno la sfida è la ricorrenza dell’80°. Ancora una volta saranno i ragazzi ad essere protagonisti e a scegliere come celebrare, a loro modo, questa impegnativa scadenza. A noi solo il compito di accompagnarli in un percorso che arricchirà la loro crescita personale e che ci sorprende sempre.
1 https://fractaliaspei.wordpress.com/2015/02/24/antigone-a-trarego-1945-1975/
2 https://www.youtube.com/watch?v=jULnXdD_BC0
3 https://drive.google.com/file/d/12ZBbGMj3k_1QRbfiWf7rkHXMmKUfWHsq/view?usp=drivesdk
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