Magazine Alternativa A Numero 4
Anno 2024
Principesse senza catene
4 Dicembre 2024

Dal 23 novembre al 6 dicembre a Cannobio la mostra fotografica “Luce e inganni” di Eliseo Uberti

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne l’amministrazione comunale di Cannobio ha proposto la mostra di fotografie “Luce e inganni” di Eliseo Uberti. L’esposizione è stata allestita dal 23 novembre al 6 dicembre presso l’ufficio turistico di Cannobio ed è stata inaugurata, alla presenza degli operatori del Centro Antiviolenza del VCO,  con l’emozionante esibizione musicale dei chitarristi Fabrizio Prando e Matteo Gagliardi.

Le fotografie di Uberti aprono uno sguardo su un femminile emancipato ed autonomo, libero da stereotipi e da modelli che lo vogliono trasformare in una “principessa da salvare”. Le donne ritratte sono padrone di sé stesse, moderne eroine, lontane dalla convinzione che sarà un principe azzurro la risposta ai propri desideri. Nella loro bellezza tendono la mano a tutte le donne che in loro e nei valori che esprimono si possono identificare.

Come ben espresso nel titolo, accanto alle donne ritratte ci sono altri due protagonisti: la luce che, a seconda dell’intensità e del taglio scelto, accentua il carattere del soggetto, aggiungendo emozione alla visione e l’inganno che si cela in un ribaltamento di certi stereotipi, presi in prestito dalle fiabe classiche: principesse che non baciano ranocchi e che sanno scegliere la mela preferita dal cesto.

Le donne del fotografo cusiano sanno e sono libere di scegliere, volitive e sicure di sé prendono in mano la propria vita con tutto il talento e la grazia di cui sono capaci.

Sulla cartolina invito della mostra è riportata una riflessione della psicologa Federica Giacobini che sintetizza perfettamente il messaggio e l’attualità del tema trattano attraverso le immagini fotografiche: «Le Principesse delle favole classiche sono sempre accompagnate da un Principe Azzurro che le difende, combatte per loro, le ama e le protegge anche a costo di sacrificare la propria vita. Nella realtà, purtroppo, non è sempre così. Siamo investiti quotidianamente di notizie di cronaca che aggravano questa posizione e le forme più gravi di violenza sono perpetrate proprio da partner ed ex partner.

Il fotografo, con le opere della mostra, vuole raffigurare delle ragazze forti, determinate, intelligenti ed autonome, nelle vesti delle Principesse delle fiabe per bambini. Non vengono tuttavia accompagnate da alcun principe, sono da sole, fiere, bellissime ed investite di luce e di speranza. La speranza di questa indipendenza è l’augurio che sempre più donne si rendano conto di non necessitare di alcuno per il raggiungimento dei propri obbiettivi e della propria felicità. Non spegnersi all’ombra di un presunto principe ma brillare come la principessa che è. Nei volti delle protagoniste c’è fierezza e determinazione ed è ciò che ci si augura di vedere sul volto di tutte le donne del mondo, invece di lividi neri nascosti da uno strato di trucco».

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