L’esperienza dei due insegnanti, autori dei testi teatrali degli spettacoli del Liceo Cavalieri

La nostra collaborazione è nata due anni fa; il primo lavoro da noi prodotto a quattro mani è stato “L’enigma”, composto di getto nell’estate del ‘22 da una moderna rivisitazione del mito di Edipo Re. Il duo di penna, però, era già stato rodato l’anno precedente, quando insieme avevamo rivisto stilisticamente il testo dello spettacolo “Il labirinto”, realizzato da solo uno di noi.

Con “L’enigma” abbiamo concorso, per la sezione “sceneggiatori”, al premio di teatro scolastico “Michele Mazzella” a Roma, conquistando il primo posto. In quell’estate del ’22, particolarmente feconda, è nato anche il nostro secondo copione, quello che andrà in scena quest’anno, intitolato “L’ultima notte di Atlantide”. L’ispirazione è nata dal desiderio di colmare in modo artistico la lacuna lasciata da Platone nel dialogo “Crizia”, che tratta del mito di Atlantide, rimasto appunto incompiuto.

La facilità con cui abbiamo scritto queste due sceneggiature deriva dal fatto che proveniamo entrambi da un percorso letterario precedente, in prosa e in poesia, che abbiamo una buona frequentazione dei classici, e soprattutto che amiamo dedicare i ritagli di tempo libero all’otium filosofico e letterario. Molto ci ha aiutati anche la complementarietà delle nostre formazioni culturali, una scientifica e l’altra umanistica, e dei nostri talenti naturali: da una parte la capacità di portare avanti l’azione attraverso il dialogo, e dall’altra l’abilità nelle scelte lessicali e stilistiche. 

Speriamo di poter continuare a dedicarci a questa nostra passione. I ragazzi in scena poi fanno il resto, trasformando in narrazione visiva, grazie alla professionalità di Cinzia Cirillo, quello che noi abbiamo composto e immaginato.