Magazine Alternativa A Numero 2
Anno 2024
Fare teatro: un’occasione per crescere

Da 3 anni gli studenti del Liceo Classico Scientifico delle Scienze Umane “Bonaventura Cavalieri” di Verbania sono coinvolti nel progetto “Di nuovo in scena”, sostenuto dal bando LAIV IN di Fondazione Cariplo

Il teatro mi ha cambiata: mi ha fatto uscire dalla comfort zone e ciò mi ha fatto crescere” dice Josly, mentre noi ragazzi annuiamo in segno di assenso. 

Si, perché il teatro, soprattutto durante l’adolescenza e in un ambiente liceale, contribuisce alla crescita e alla formazione dell’individuo. Noi studenti siamo “fioriti insieme”, come dice Arianna, all’interno del gruppo di teatro, proprio perché legati dalle stesse passioni e emozioni. “Un’emozionante esperienza formativa che ha permesso di sviluppare la mia grande passione per il teatro e di crescere come persona” dice Cecilia, ribadendo il concetto. 

La maggior parte di noi si ritrova ogni mercoledì pomeriggio nell’aula teatro del Liceo Cavalieri da ormai tre anni. Guardandoci e confrontandoci siamo giunti alla conclusione che siamo tutti cambiati e cresciuti: maturati. Grazie alla nostra regista Cinzia Cirillo, abbiamo imparato l’importanza delle emozioni e la necessità, da un lato, di dominarle, ma anche di farci trascinare da esse e non aver paura di “buttare tutto fuori”, come dice lei, proprio perché talvolta è più facile nascondere le emozioni invece di rivelarle. 

Il teatro è, infatti, anche questo: “un progetto di continua scoperta”, dice Elisa; un continuo immergersi in sé stessi, in cui bisogna mostrarsi per ciò che si è e poi modellarsi in base ai personaggi. 

Il percorso di quest’anno, in particolare, è incentrato fortemente sulle emozioni, fondamentali per la caratterizzazione dei personaggi dello spettacolo che andrà in scena a breve: “L’ultima notte di Atlantide”.

 In occasione del suo allestimento ci è stato chiesto “Chi/cosa vi fa arrabbiare? Cosa vi fa paura? Cosa odiate?” 

Questi interrogativi sembrano di risposta immediata ma spesso richiedono tempo e una lettura interiore dei propri comportamenti ed emozioni, “un approfondimento su argomenti che, presi dalla nostra quotidianità e dai nostri impegni, non menzioniamo neanche tra i nostri pensieri” aggiunge Aurora. 

Soprattutto durante gli anni dell’adolescenza porsi queste domande è propedeutico; imparare a conoscersi e riconoscersi diventa fondamentale per capire chi si è e trovare un proprio io. 

Alcuni momenti delle prove del nuovo spettacolo

La nostra regista ci invita sempre a lasciarci andare, a incanalare le nostre emozioni e usarle al servizio del personaggio. Dunque, il mercoledì pomeriggio non è solo un bel momento da passare con amici, che condividono le nostre stesse passioni,  si rivela anche occasione per mettersi alla prova e sfidare se stessi in ogni battuta, al fine di interpretare sempre meglio, e trovare un modo per “ritagliarsi il proprio piccolo spazio nell’universo”, come dice Maria. 

Particolare importanza ha anche il movimento. La nostra regista, infatti, ci ripete spesso “non pantomima”: le azioni e le intenzioni sul palco devono essere autentiche, ogni gesto non è mai casuale ma sempre una reazione. Frequentare il laboratorio di teatro, dunque, vuol dire anche imparare a muoversi e a occupare uno spazio, usare il corpo come tramite e come mezzo di espressione e imparare a leggere il linguaggio del corpo delle persone presenti in sala. 

Anche da questo punto di vista abbiamo riconosciuto una crescita, visibile non solo in scena, ma in tutti i contesti che richiedono un’esposizione (come un’interrogazione o come intrattenere una conversazione con una persona appena conosciuta). Imparare a muoversi, e a usare opportunamente il linguaggio del corpo, è, infatti, una competenza non scontata ma che fa la differenza in qualsiasi ambiente.

Il teatro è più di una semplice attività extra scolastica. – dice Diego – Recitando si ha la possibilità di essere se stessi ed essere chiunque. Inoltre, vedere quali emozioni si riescano a trasmettere sui volti delle persone sedute in sala, è una sensazione impagabile”

Nota di redazione.  Mentre stiamo completando questo numero della rivista, lo spettacolo “L’ultima notte di Atlantide” sta andando in scena: lunedì  20 maggio a Varese, in versione ridotta, nella Tensostruttura nei Giardini Estensi, in occasione di “LaivIn Action” ; giovedì 23 maggio, nel teatro di Santa Maria Maggiore, per il concorso Domus In Fabula; mercoledì  29 maggio, a Spazio Sant’ Anna a Verbania, per il Concorso Teatrale, organizzato dall’Istituto Cobianchi; giovedì  30 maggio, sempre  a Spazio Sant’ Anna, doppia replica, al mattino per gli studenti del Liceo Cavalieri e alla sera aperto al pubblico.

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